«Che strana cosa, amici, quel che gli uomini chiamano piacere, e che intimi rapporti esso intrattiene con il dolore, che pure si considera il suo opposto!… Forse che il corpo non soggioga e vincola l’anima tanto nel godimento quando nella sofferenza?»
Erik Satie, Socrate, III. Morte di Socrate
Constantin Brancusi, Socrates (dedicato a Satie)