un pomeriggio resto nudo sotto la montagna nel silenzio ogni ora la campana nella valle tutto è lento e senza desiderio desiderabilmente senza sentimento un corpo solo solo un corpo carne con una sua mitologia senza alcuna nostalgia una pittura pompeiana una statua canoviana un erotismo prepotentemente inutilizzato © Daniele Martino 2015 – proprietà letteraria…
«Meglio essere felici»

Meglio è essere sani di mente che pazzi, o amati anziché temuti; meglio sedere davanti a cibi piacevoli anziché disgustosi; meglio dormire in due che da soli; meglio essere felici. Wystan Hugh Auden, In tempo di guerra
mi aspetti nuda aperta giù gli occhi e la bocca me li prendi e la tua carne morbida lo so lo so è nata e si è plasmata per portarci a questo a me che ora la riempio riempio e mentre ti accarezzo dentro tra le labbra vibri di impulsi di elettrico cristallo che le…
i primi di agosto lei si innamorava sempre di lui i primi di agosto lui la faceva sempre innamorare di lui © Daniele Martino 2015 – proprietà letteraria riservata
un libro
quando leggo un libro io mi sento bene perché quelle parole mi parlano da sole e riposano la mente che non deve più comporre senza tregua le mie storie sulle cose sciocche che, occorrendo, per un bel po’ non lasciano tornare a un libro fabbricando colpe per un tempo perso senza senso quando guardo tutti…
mani, mani calme che accarezzo mordicchiando il polpastrello labbra, labbra molli e umide ribaciate a rimbalzello senza lingua che di giorno ci hai vergogna occhi, manga-occhi acquosi luccicanti che stranamente sembrano d’amore una specie di estasi in stand-by volta dopo volta sedativi all’ansia che tu hai ansia che mi prende in un contagio perché so…
Quel malessere oscuro del cuore

Ci dev’essere una latitudine che scorre nelle vene delle narratrici delle aree settentrionali di Europa e America: quelle comunità in qualche modo ibernate nelle loro orgogliose tradizioni, le tante province che pullulano tristemente lontano da Londra o New York, le sere fredde, le notti gelide, gli stivali che scrollano la neve ghiacciata all’ingresso di accoglienti…
potami
potami potami recidimi dolori secchi sfiniti battibecchi dammi qualche giorno che mi infango nel fiume dei pensieri mi rotolo nel truogolo dell'ieri e avrai bocciuoli duri e veri sbreccianti la pellaccia in petali gentili viola rosa gialli rossi come se una bellezza fossi dentro agli ossi